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Sismica a Riflessione

Sismica a riflessione 1D 

 

M.A.R.W. (Multichannel Analysis of Reflected Waves) 

 

L’analisi multicanale dei segnali riflessi in ambito monodimensionale nasce dall’esigenza di ottenere, in modo rapido e preciso, informazioni profonde sulle caratteristiche del sottosuolo (sismostratigrafia e profilo di velocità) che talora con i metodi classici difficilmente si riescono a conseguire a causa delle limitazioni intrinseche a ciascuno di essi. 

 

Il percorso attraverso il quale si giunge al risultato finale dell’analisi MARW è un processo che impiega varie fasi di analisi del segnale (filtraggi, recupero delle ampiezze, rimozione dei disturbi etc.) in modo non standardizzato. 

 

Il dataset da sottoporre all’analisi del processing viene definito Common Mid Point Gather (CMP) oppure Common Shot Gather (CSG) a seconda di come sono raggruppate le tracce nel sismogramma ovvero: nel CMP tutte le tracce hanno in comune il punto centrale tra scoppio e ricevitore, mentre nel CSG le tracce hanno in comune lo stesso punto di scoppio (Figura 1). 

 

Il risultato è che nella configurazione CMP i raggi riflessi convergono in un solo punto, mentre con la configurazione CSG i raggi si distribuiscono su una superficie (figura 2). 

 

La condizione basilare perché il punto di riflessione si collochi al di sotto del CMP è che i contatti sismostratigrafici siano piani, continui e orizzontali. Tuttavia nell’ambito delle prospezioni superficiali, la tecnica resta ancora attendibile anche nel caso di piani sub-orizzontali ovvero con pendenza inferiore a 10-15° (figura 3). 

 

 

Quando le condizioni basilari sono rispettate le due configurazioni di acquisizione risultano del tutto confrontabili, rendendo perciò possibile ottenere risultati attendibili e facilmente elaborabili anche acquisendo il dataset con raggruppamento CSG. 

 

In tali condizioni dunque l’acquisizione di un CSG consente di restituire - con evidente vantaggio in termini operativi - informazioni complete sulla sismostratigrafia del sottosuolo evidenziando i contatti litologici principali e la velocità intervallare dei domini omogenei da essi separati. 

 

A tal fine si fa ricorso all’analisi del dataset con il software MARW (prodotto da SARA Electronics Instruments) che consente di svolgere in modo semplice, rapido ed accurato un efficace processamento dei dati (fig. 4).